(XIII EDIZIONE - 2015)
CITTÀ DI PAULLO (MI)
26 SETTEMBRE 2015
TERZI CLASSIFICATI NELLA SEZIONE NARRATIVA EDITA
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"Poco dopo avere iniziato la lettura di questo romanzo, ho avuto la sensazione di vedere uno di quei film d'azione ambientati nelle ripide strade di San Francisco, dove i 'buoni' inseguono i 'cattivi' in assurdi e spericolati inseguimenti automobilistici su e giù per le ripide strade della città, incuranti di incroci e semafori rossi. Come in quel caso, mi è venuto da pensare, riferendomi ai nostri giovani Autori: 'Questi prima o poi vanno a sbattere!', vale a dire 'Non ce la faranno a tenere in piedi una struttura narrativa così veloce, convulsa, senza tregua'. Invece, sorpresa, ce l'hanno fatta, eccome.
Il palazzo immaginario in cui vivono tre persone che non si conoscono, ma i cui destini si incroceranno, è un luogo reale e nello stesso tempo onirico. L'edificio si chiama allusivamente Jugendstil, vale a dire letteralmente lo stile giovane, ovvero quel movimento artistico che coinvolse l'architettura, la grafica e gli oggetti della vita quotidiana che altrove si chiamò Liberty e Art Nouveau. Ebbene lo stile degli autori è veramente uno Jugendstil contemporaneo: Una scrittura che si compiace di volteggi barocchi, quando la narrazione si inoltra nei regni del sogno o delle fantasie notturne, per poi slanciarsi nel più diretto e sfrontato linguaggio moderno là dove l'azione tocca l'attività concreta dei personaggi.
Vediamoli dunque questi personaggi, inquilini del fatale palazzo: Sarah, giovane donna di saldi princìpi morali, che di notte si esibisce nuda in un night-club e di giorno fa, o cerca di fare, la pittrice; Diego un Sales manager giovane, duro e puntuto che gestisce un gruppo di venditori nel settore immobiliare, dai quali pretende spregiudicatezza, al grido di credere, obbedire e combattere; e infine Claude Morel, problematico esperto di cinema, e oppresso da sensi di colpa per aver causato la morte della moglie in un incidente automobilistico.
Improbabile elemento di raccordo fra i tre, un impresentabile e sgarrupato portiere, il signor Waits, sempre in lite con l'amministratore dello stabile. Il portierato gli dà da mangiare, ma la sua vera passione è nientemeno che tradurre dal sanscrito i sacri testi vedici. Come potete facilmente capire, partire con premesse di questo genere non può che portare a sviluppi clamorosi.
Ebbene, vi invito ad inoltrarvi coraggiosamente in questa giungla urbana, popolata da incredibili animali umani e non abbiate paura di incespicare, non capire qualcosa, dover tornare indietro, di trovarvi aggrovigliati nelle liane che fluttuano tra sogno e realtà, di sentirvi coinvolti nelle vite ingarbugliate dei protagonisti, dei comprimari e delle figure secondarie che incessantemente si agitano sullo sfondo. Alla fine la fatica sarà ricompensata, perché avrete letto un bellissimo libro."
Il Presidente di Sezione
Carlo Alfieri